Cerca nel blog

venerdì 12 febbraio 2010

Odore.

c'è un odore che mi porto dietro da molti anni...
è l'odore del rosmarino che cresceva dietro casa dei miei nonni. in un angolo riparato dell'orto c'era questo maestoso cespuglio, dal tronco legnoso e contorto quasi fosse stato quello di un ulivo, e con rami fitti di aghi di un verde caparbio che si invitavano da soli verso il cielo... mio nonno ne prendeva due o tre, se li fregava tra le mani a campana, poi annusava e sorridente me li porgeva davanti al naso. era un odore intenso ed aromatico, che mi parlava di amore per le proprie fatiche, e del sorriso di un uomo che s'era chinato per cinquant'anni sulla terra, lavorandola sotto tutti i cieli dell'anno, e riuscendo ciononostante -anzi, a maggior ragione proprio per questo- ad amarla nelle sue sfumature ogni giorno di più. un mese nevicava, un altro non pioveva quando avrebbe dovuto, il terzo piombava famelica sulle colture un'arsura che cuoceva gli steli del granoturco. ma la dolcezza testarda di mio nonno ammaestrava tutto... riparava ove un raggio di sole cocente e sgarbato aveva guastato, riannodava paziente i legacci dove una folata rabbiosa di vento estivo aveva strappato il sostegno ai suoi amati pomodori.

questo è il profumo del rosmarino per me.
un profumo delicato e antico, gentile e caparbio... che ancora accarezzo con le mani, dietro casa, in quell'ostinato, antico, odoroso ripostiglio di ricordi.


Oggi.
sono incappata in questa ricetta sul sito inglese di mrs. nigella lawson. non la seguo, ma la so cuoca chiacchierata per i suoi lussuriosi (“decadent”, dicono credo gli inglesi) eccessi di grassi e proteine nei dolci. ho modificato la sua idea di base negli ingredienti (c'era burro) e nel procedimento; quello che cercavo era una grana più rustica e più vicina ai miei sentori ed ai miei nostalgici rimembramenti di rosmarino.

...devo proprio portargliene una fetta, a mio nonno...


INGREDIENTI

100g farina 00, 100g fecola di patate, 50g di semola di grano duro
150g di zucchero semolato più 1 cucchiaio
120ml olio di oliva delicato, ligure o del lago di garda
3 uova
mezza bustina di lievito vanigliato
1 mela renetta
1 rametto piccolo e 1 rametto più lungo di rosmarino
1 cucchiaino di zucchero semolato
zeste di un limone
1 cucchiaino di burro


Preriscaldare il forno a 170 ° C.
Sbucciare la mela e farla a tocchetti; disporla in una padella bassa con un cucchiaino di burro, un cucchiaino di zucchero e metà del rametto piccolo di rosmarino. Mettere a cuocere a fiamma bassa; quando i cubetti risultano morbidi e leggermente dorati porre a raffreddare.
Nel robot, frullare la mela insieme ai suoi aghi di rosmarino; aggiungere poi l'olio, i 150g di zucchero, le uova, la farina, le zeste di limone e il lievito in polvere. Miscelare sino ad ottenere un impasto liscio e corposo. Disporlo, livellandolo, in uno stampo da plumcake precedentemente imburrato ed infarinato. Cospargere la superficie con il restante cucchiaio di zucchero e poi appoggiare il rametto lungo di rosmarino al centro dello stampo, facendolo leggermente aderire al composto.
Infornare per circa 30-40 minuti, prestando attenzione alla doratura della superficie: facendo la prova dello stecchino, dovrà uscire pulito.
Risulterà un dolce intensamente profumato. Servirlo accompagnandolo con una crema inglese tiepida, velata di zeste di limone e aromatizzata con la seconda metà del rametto piccolo di rosmarino.



5 commenti:

  1. Brava alla mia reggiadeigatti(mi piace chiamare le amiche del forum di alf con il proprio nickname!)....mi son persa nel tuo racconto....i ricordi che richiamano l'infanzia e in particolar modo "i nonni" restano per sempre nel cuore...io come te..ricordo il mio nonnino con il profumo del basilico (il basilico del suo orticello)..il mio nonnino..che purtroppo non c'e' piu'....ma ci sara' sempre nel mio cuore e nei miei pensieri!.....grazie per questa piccola emozione....e....brava per il tuo dolce...in settimana lo faccio...m'ispira molto!!!!e se ti fara' piacere postero' il mio lavoro(scopiazzato da te!!!hhhiiihihiii...il forum serve a questo!!!..spero di essere all'altezza delle tue manine....(le foto "parlano"chiaro!)baci baciotti e grazie per essere passata dal mio blog....ah!dimenticavo...la mia piciulina si veste da piratessa.....(tema scelto con la scuola!)speriamo di divertirci...ma con i bimbi e' scontato!!!!ancora complimenti......

    RispondiElimina
  2. Ciao,
    proprio un bellissimo racconto, pieno di poesia...la stessa poesia che emerge dalla ricetta e soprattutto dalle tue bellissime foto, sei davvero brava...ho deciso di seguirti...anch'io ho un blog, se hai voglia di dare un'occhiata: http//architettando in cucina.blogspot.com

    RispondiElimina
  3. Ma che bello, scusa ma mi sono persa il post in alf o non hai scritto che avevi il blog, io sono un po' fuori in questo periodo comunque ho rimediato, mi sono iscritta e ti verrò a trovare.
    Bacioni.

    RispondiElimina
  4. Mi è piaciuta, nel tuo profilo, quell'ode al silenzio. E in questo post la delicatezza e l'amore dedicati a quel tuo nonno, che si è chinato per cinquant'anni sulla terra. Il cake di Nigella viene dopo, last but not least.... Perciò ti dò il benvenuto in questo affollato mondo di bloggers. E ti sostengo.
    A presto

    Sabrine

    RispondiElimina
  5. ciao carissima grazie per la visita e complimenti per il blog è fantastico!!!baci imma

    RispondiElimina

tendresses