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mercoledì 17 marzo 2010

Maggiorana.

lo scorso anno i miei viaggi hanno subito una battuta chilometrica d'arresto.
e non indifferente.

la gittata media -rigorosamente in auto- dei nostri vagabondaggi offlimits era sui 6000km in tre settimane, rotta a nord finchè si poteva, zigzagamenti vari concessi ma barra rigorosamente dritta a nord. zigzagamenti, sì... ma poca cosa... la méta era sempre un fiordo. una foresta, una chiesetta di legno persa in un bosco, una baia col sole basso e una barchetta capovolta a testa in giù sulla riva: festa finita per quel giorno... se ne riparlava il mattino seguente.

immaginate ora un brusco cambio di quinta.
con un seggiolino, agganciato sul sedile posteriore dell'auto, della portata in peso 0-9kg ed un passeggero che s'indispettisce dopo 10km da casa, il discorso è perentoriamente mutato e non di poco. il disappunto è parimenti cresciuto ma quando è il direttore generale a dare gli ordini... ai sottoposti compete di battere i tacchi.
ai sottoposti furbi, di farlo con astuzia.
carta geografica alla mano, voglia di fresco e relax tenuti in debita ed altissima considerazione, intenzioni di non perdere di vista la comunità sociale e nel contempo di dormire ogni notte il sonno dei giusti senza baccani infernali, si è tracciato a compasso un cerchio intorno al punto di partenza ed esaminate le possibilità di ferie annuali al di sotto di quel raggio.
in una montagna che non aveva ancora dimenticato le sue, prossime, colline: è stato così, signori, che ho incontrato la maggiorana.

che fosse un'erba il cui sentore mi attraesse, lo avevo immaginato già da alcuni fugaci incontri del mio passato. che però fosse, il suo profumo, tanto vicino al poter diventare semplice e pura poesia, questo non lo avevo immaginato.
ha delle foglioline verdi, dal bordo frastagliato: con un intenso aroma di sottobosco frondoso, aromatico, persistente, che certamente la renderà protagonista di molte preparazioni di erboristeria. io l'ho incontrata in un'osteria, dove mai più avrei fantasticato di trovare un accostamento tanto elegante e nel contempo tanto immediato da far riconoscere che, se qualcuno non l'aveva colto prima, era solo per una colpevole e diffusa barbarie culinaria.

ho riprodotto il matrimonio, limando all'inverosimile i protagonisti della cerimonia.
perché quando c'è eleganza autentica, ogni aggiunta è solo uno sgarbo.



Tortelli con la coda ripieni di ricotta e maggiorana

personaggi e interpreti
con l'arduo mestiere di accontentar quattro bocche

per la pasta
2 uova
2hg di farina 0
qualche foglia di maggiorana spezzettata a mano

per il ripieno
400g di ricotta di bufala
150g di parmigiano grattugiato

per cuocere e condire
brodo vegetale delicato (cipolla, carota, sedano)
50g di burro biologico
due cucchiai di parmigiano grattugiato
una trentina di foglie di maggiorana

impastare uova, farina e maggiorana spezzettata per una decina di minuti almeno; dare la forma di palla, chiuderla in un foglio di pellicola trasparente e riporla in frigo per una mezz'ora.
frattanto preparare il ripieno, semplicemente amalgamando insieme la ricotta setacciata ed il parmigiano; mettete anche questo in frigo. trascorso il tempo necessario, stendere l'impasto non troppo sottile (nella macchina imperia, sul 6) e ricavarne con un coppapasta dei cerchi di circa 8-10cm di diametro.
trasferire il ripieno in un sac à poche, e riempire i cerchi di sfoglia: per la chiusura, ringrazio l'amica lù del forum alfemminile.com che gentilmente ha voluto condividere la sua maestria con noi (ammiratela qui, http://www.alfemminile.com/video/see_259915/tortello-con-la-coda.html).

in una padella larga e dai bordi alti, portare a bollore due dita di brodo vegetale: a questo punto, calare tutti i tortelli preparati avendo cura di rimestare con un cucchiaio di legno affinché non si attacchino.
portare a cottura aggiungendo un mestolo di brodo alla volta, mano a mano che si assorbe il precedente, nè più nè meno di come si fa per un risotto tradizionale. una volta tirati al dente, spegnere la fiamma, aggiungere il burro, il parmigiano e le foglioline di maggiorana, mescolare bene avendo cura di non disfare i tortelli e coprire la pentola con il coperchio.
lasciar prendere sapore per due minuti e servire accompagnato da un franciacorta fresco o, più pertinentemente, da un giovane, domato sauvignon blanc.



4 commenti:

  1. la faccina stupita non c'e' qui come su alf altrimenti ne avrei messe una decina!!!!..ma come hai fatto a chiuderli sti tortelli???...sono una meraviglia...sembrano "pietre preziose"tanto e' bella e' perfetta la forma di ogni tortello!!??!bravissima...io la maggiorana non la uso in cucina.....non che non ne apprezzi l'aroma ma ogni volta che la compro(nel vasetto secca)...va a finire che la data della scadenza arrivi a oltre circa due mesi...quindi la butto..poi...quando mi serve per una ricetta..mi manca!!!... che dire dei tuoi post!!!mi piace leggerli...l'introduzione che fai sembra la trama di un bel film.....bellissimo!!!...incoraggiati dai!e abbi pazienza...tutti noi genitori abbiamo dovuto rinunciare a qualcosa quando i bimbi sono piccoli...l'importante e' saper divertirsi insieme e..diamo tempo al tempo(anche se i miei due sono grandi e la piccolina non mi da piu' problemi quando ci spostiamo)piano piano riusciremo a riprendere le nostre tanto amate abitudini di un tempo...forse ancor di piu' amate perche' condivise insieme ai nostri amati figli!!!!bacibaciotti

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  2. Attenta: la maggiorana dà assuefazione... Non scherzo: io ho sul fuoco un agnello, con tante verdure e aromi tra cui la maggiorana!
    I tuoi tortelli sono bellissimi, le foto pure, il post è interessante: insomma, la maggiorana porta bene! Brava!
    A presto

    Sabrine

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  3. je trouve ton français très bon.
    Magnifique réalisation. Comment as-tu fermé tes raviolis. Très bien fait.
    A bientôt.

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  4. saveurs, il me l'a appris une chere amie du forum alfemmiile.com, lù... elle a publiè un video très instructif ici, http://www.alfemminile.com/video/see_259915/tortello-con-la-coda.html.

    bienvenue chez moi.

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